Anche la Puglia, a Roma, per tutelare i diritti sacrosanti di medici e dirigenti sanitari italiani
Lo sciopero, che ha visto una adesione sino all'85%, si è reso necessario per portare nell'agenda sociale e politica, il rispetto per i diritti di una intera classe professionale.
Una delegazione di Anaao Assomed Puglia, sotto una pioggia battente, ha partecipato insieme ai colleghi arrivati da tutta Italia, al sit-in organizzato questa mattina in piazza SS Apostoli, a Roma, insieme a Cismo-Fesmed e Nursing Up.
Le richieste sono chiare: uscire dalla PA riconoscendo per i medici e dirigenti sanitari la categoria speciale, depenalizzare l’atto medico, finanziare adeguatamente il contratto, detassare parte dello stipendio. E non solo, che non si mettano le mani sulle nostre pensioni, come sarà se approvato l'articolo 33 della bozza della Legge di Bilancio.
“Siamo dispiaciuti dei disagi subiti dai cittadini nella giornata di sciopero – afferma il segretario regionale Anaao Assomed Puglia, Angelo Mita - ma questo dalle condizioni in cui noi lavoriamo, dipende anche la qualità del servizio che riusciamo a garantire. La nostra battaglia non si fermerà allo sciopero indetto per oggi, continuerà in ogni modo e in ogni sede possibile per arrivare al raggiungimento di una qualità della vita e lavorativa, degna di un paese civile. Lo sciopero di oggi, è solo l'inizio”.
La Segreteria Anaao Assomed Puglia